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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Facciamo lavorare gli scanner non supportati

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Facciamo lavorare gli scanner non supportati. Linux. Se dopo innumerevoli sforzi non siamo ancora riusciti a far funzionare il nostro scanner con Sane , colleghiamoci a www.hamrick.com , qui troveremo il programma VueS c an che promette di supportare oltre 2800 dispositivi . Facciamo clic su Support scanner che ci fornirà una lista suddivisa per produttore. Se il nostro modello è compreso nell’elenco, scarichiamo il software e installiamolo. Una volta avviato, lo scanner verrà immediatamente riconosciuto. Possiamo, poi eseguire una procedura guidata che ci consenti di configurarlo a dovere. VueScan fornisce una serie di strumenti utili per avere scansioni pressoché perfette. In più, opera con una grande varietà di scanner già supportati da Linux. Teniamo presente [ unico inconveniente ] che si tratta di un programma a pagamento con minimo da € 36,89 a un massimo di € 73,83 . Per fortuna è presente una versione di valutazione che ci permette di capire fin da subito se si

Quale connessione scegliere?

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Quale connessione scegliere? Linux – connessione per la nostra stampante. Vogliamo collegare una stampante alla rete? Bene, abbiamo la possibilità di selezionare una vasta schiera di collegamenti. Per fare una scelta oculata è però necessario valutare bene il protocollo da usare, il più semplice è AppSocket , noto come HP JetDirect . Di solito viene usato quando nessun’altra connessione è possibile. L’essere molto flessibile però, comporta la rinuncia a determinate funzioni. Non troveremo alcuna gestione della coda di stampa, così come non sarà possibile verificare lo stato della stampante. I livelli d'inchiostro e l’usura del toner rimarranno un mistero. Subito dopo c’è LPD che sta per Line Printer Daemon ( noto anche come LPR o Line Printer Remote ). Pur non integrando la gestione delle code, può fare la differenza tra diversi dati. Anche in questo caso le funzioni sono limitate. Manca la possibilità di una configurazione remota, così come il controllo delle consumabi

Installazione di una stampante in Linux

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Installiamo un driver per una stampante da un pacchetto tar.gz. Troviamo il driver adatto : Colleghiamoci al sito Web della nostra multifunzione. Individuiamo il driver adatto alla distribuzione che usiamo. Salviamo il file tar.gz nella cartella Scaricati , quindi facciamo clic col destro e selezioniamo Estrai qui. Una volta fatto, apriamo la cartella e individuiamo un file chiamato: install.sh . Facciamo clic col destro su di esso e puntiamo su Proprietà . Prendiamo nota della sua posizione. Iniziamo l'installazione : Adesso apriamo il Terminale e scriviamo la riga di comando: cd <percorso> . Naturalmente dobbiamo sostituire < percors o> con la path che porta al file: install.sh . Usiamo, quindi il seguente comando: sudo shinstall.sh . Dopo una breve pausa si aprirà una nuova finestra del Terminale che ci guiderà nell'installazione del nostro dispositivo. Installazione guidata : Tutto ciò che dovremmo fa

Considerare tutto un file.

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Considerare tutto un file. Seppure possa sembrare strano,Linux tratta qualsiasi cosa come se fosse un file. I dispositivi di archiviazione, dischi fissi inclusi, possono essere trovati con /dev/sda , /dev/sdb ecc.....mentre per le partizioni viene usato sda1 , sda2 . Le informazioni su queste ultime si recuperano con il comando: lsblk . Se invece vogliamo conoscere le specifiche tecniche del nostro processore, usiamo: cat /proc/cquinfo o cat /proc/meminfo per le statistiche riguardanti la memoria. La partizione in cui è installato [ montato ] Linux è detta directory root [ o radice ] e si indica con lo slash / . Si tratta dell'elemento più simile al tradizionale C: di Windows. Ci sono tuttavia differenze molto importanti. Ci sono differenze molto importanti. In primo luogo, altre partizioni possono essere montate come directory all'interno della gerarchia, per esempio, un disco fisso può collocarsi in /mnt/backup , mentre una chiave USB in /run/media/user/thum

Installiamo Ubuntu manualmente.

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Installiamo Ubuntu manualmente. Ridimensioniamo i dischi e creiamo il dual-boot con Windows e Ubuntu. Facciamo spazio: Per creare una partizione vuota per l'installazione di Ubuntu, prima di tutto dobbiamo ridurre la partizione di Windows. Avviamo Gestione disco in Windows e facciamo clic col destro sulla partizione principale che di solita viene identificata dalla lettere C . Poi, nel menu contestuale, selezioniamo l'opzione Riduci volume . Ridurre Windows: La finestra di dialogo Riduci mostra le dimensioni totali del disco e la quantità massima di spazio che possiamo ricavare dalla partizione selezionata. Per crearne una nuova, indichiamo le dimensioni in megabyte nello spazio apposito e facciamo clic su Riduci per avviare la procedura. Aggiornamenti e plug-in: Quando il computer avvia il dispositivo di installazione di Ubuntu, apparirà un elenco di opzioni, selezioniamo quello che la finestra ci mostra. La prima installerà da Internet tutt